Lo stare fermi in mezzo al divenire continuo della vita è un concetto difficile da concepire, difficile da spiegare, difficile da realizzare. Ogni secondo della nostra vita, ha nel proprio corpo mille cellule che girano, mille pensieri che ruotano, mille desideri che vengono sognati. Forse per questo motivo il pensiero in sé di questa riflessione mi dà l’impulso irrefrenabile di scrivere, di raccontare, di creare.
Stare fermi per un momento e respirare profondamente… eppure in quell’istante la mente vaga, vaga fino nel profondo del proprio corpo, fino nelle lontane anime che ci hanno creato, fino al limite dei ricordi d’infanzia.
Stare fermi per uno strano momento del destino, a volte coincide con il buio, con il pianto, con un cuore infranto. Eppure in quel momento nulla è fermo, tutto ruota, tutto è vortice di emozioni, di strane e inquietanti sensazioni, anche di infelici pensieri. Stare fermi in quel caso è l’unica cosa da fare, aspettare e aspettare.
E avere pazienza e coraggio di aspettare.
Saper aspettare immobili al centro di un uragano è la cosa più facile che si possa fare. Nel suo interno c’è una calma totale, a quel punto nessun coraggio serve, tutto si realizza da sè.
Finché fermarsi non significa morire, stare fermi in fondo è solo un divenire.
di Angela Greco