daime força, daime amor
daime força, daime amor
Con un potere ipnotico le parole entravano nelle cellule e risuonavano come un’invocazione preziosa, la chiave alla quale aggrapparsi per trovare “il coraggio di stare fermi”. Daime força era evidente, perché serviva assoluta fermezza per stare, di fronte alle ondate di emozioni, ai travagli fisici, alle situazioni irrisolte che facevano capolino… alla vita, che si mostrava lì nelle forme più estreme. Meno immediata mi appariva il “daime amor” come ingrediente per poter stare….la via del cuore si è poi fatta strada silenziosamente.
Come sempre è la vita che insegna, che fa scremare, soppesare, lasciar andare ma anche lasciar emergere. E questo presente, questo setaccio a maglie larghe, con il suo spingere a riconsiderare ogni cosa e a mollare tutto il possibile, anche fosse il più piccolo compromesso, ha fatto risplendere ancor più le luci nella notte, le ha rese veri e propri fari nell’oscurità. E così mi sono ritrovata a camminare con in tasca gli stessi due tesori di allora, in una tasca la #forza e nell’altra l’#amore, le due gemme che viaggiano insieme come sorelle.
Perché una forza dura, chiude le porte, respinge, e crea lontananza chiamando in campo la paura. E un’amore leggero è instabile, soffiato via in un momento, spinto lontano, ingannato e usato per dar luce a disegni non voluti. Ma quando la forza di stare con sè, di trovare la linfa nelle proprie radici, nel proprio essere solidi e integri, si accompagna all’amore, che parte da sè ma che è apertura alla vita… quando appunto questo incontro accade, si è nella magia di stare perfettamente IN sè, centrati nel proprio essere, e di stare CON sè, ritrovandosi negli occhi di ogni altro e di ogni cosa.