Nel 2012, lavorando al libro Lungo le Rive del Lago d’Orta, ci ritrovammo dirottati dalle morbide rive del lago che stavamo esplorando, alle sponde del grosso torrente Strona. Scoprimmo una valle incantata, un piccolo paese e una festa religiosa di grande devozione e di intenso impatto emotivo e spettacolarità. Appuntamento fisso per visitatori e affezionati.
Nella piccola frazione di Luzzogno infatti, ogni tre anni ormai da oltre 400 anni, intorno all’8 settembre festa della natività della Vergine, si svolge la particolare processione della Madonna della Colletta. Gli abitanti del paese, unici organizzatori della festa, orchestrano con maestria i loro compiti tra il gruppo degli uomini, delle donne, dei bambini e dei giovani.
Fulcro della festa è la processione che vede la statua della Madonna della Colletta lasciare il Santuario, percorrere le strette vie festanti e giungere nella chiesa parrocchiale attraversando un caratteristico tunnel coperto da antichi teli di canapa, riccamente addobbato. Con l’ingresso nella galleria giunge il momento lirico della festa.
Il paese, come in una favola, si spegne, solo le luci delle fiaccole e delle candele rimangono accese per seguire e illuminare il passaggio della Madonna. All’uscita, il paese si riaccende di luci e di fede.
La giornata si conclude con lo spettacolo pirotecnico che torna ad illuminare di scintillanti colori la notte di Luzzogno. Gli appuntamenti religiosi proseguono per l’intera settimana.
Quest’anno nuova chiusura e apertura di un triennio. L’atteso appuntamento con Luzzogno e la sua processione si svolgerà sabato 5 settembre.
Val Strona, Luzzogno, Madonna della Colletta
Memoria Viva – Lidia Arcella
Forse a Luzzogno sono uomini liberi
senza lotte, opposizioni,
originalismi.
Forse la gioia gli viene dall’essere parte
dal fluire con qualcosa di più grande
che è al di là di ognuno
ma espressione di tutti,
del flusso stesso.
Forse a Luzzogno si incontrano cielo e terra
si respirano le ombre e la luce
convivono il sacro e il profano.
Il tutto in ogni atomo
indispensabile ma inesistente
semplice riflesso nell’altro.
Una danza insieme
senza io senza tu.
Lidia Arcella